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Poliegos, o Polyaigos se vogliamo mantenere la sonorità greca, è la più grande isola disabitata appartenente all’arcipelago delle Cicladi. Misura poco più di 18 km² ed infatti è più grande di altre piccolissime isole abitate (per esempio Donoussa, Schinoussa o Koufonissia). Ma questa è la sua grande ricchezza. Lontano dall'urbanizzazione e dalla cementificazione che ne consegue, su questa isola trovano rifugio le foche monache, e molte altre specie animali riescono a proliferare facendo sì che la Grecia abbia potuto includere questo territorio nel programma Natura 2000 dell’Unione Europea.
Polyaigos appartiene alla comunità di Kimolos, ed è dal suo porto infatti che puoi programmare la maggior parte delle escursioni dirette su questo lembo di terra incontaminata. Una parte del territorio appartiene direttamente alla chiesa di Kimolos. Il nome dell’isola deriva invece dalla numerosa presenza di capre. In passato qui vivevano i pastori che le allevavano, ora le capre pascolano qui e i pastori fanno la spola con le loro imbarcazioni. Tuttavia dire che sia disabitata è un errore. Infatti sono numerose le specie animali che popolano questa costa.
Perché scegliere Polyaigos
Polyagos si raggiunge solamente con un'imbarcazione privata ed è quindi una chiara meta alternativa se scegli di passare le tue vacanze a Milos o Kimolos, le due principali isole vicine all'isolotto. Per raggiungere Polyaigos bisogna prenotare un’escursione partendo da Kimolos, quindi bisognerà soggiornare qui per poterla visitare. La piccola isola di Kimolos fa riferimento a Milos per il collegamento con il continente. Quindi una volta giunti a Milos bisogna aggiungere il breve spostamento di 30 minuti con una piccola nave traghetto. Un piccolo "sacrificio" che puoi fare se decidi di attraccare qui e farti un bagno con la sensazione di essere l’ultimo uomo al mondo, oppure un fortunato Robinson Crusoe dei giorni nostri approdato in un’isola circondata da un mare caraibico.