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La Grecia è ricchissima di luoghi da scoprire, ricchi di storia e di elementi affascinanti. Una delle perle della Grecia è la piccola isola di Delos, una delle isole delle Cicladi, nel Mare Egeo. Si tratta di una piccola isola oggi disabitata, ma è una delle polis più celebri della storia della Grecia antica, e per questo dal 1990, si trova nell'elenco dei Patrimoni dell'Umanità dell'UNESCO. Si tratta di un immenso sito archeologico a cielo aperto, che da tempo richiama turisti e appassionati di storia e di archeologia da tutto il mondo.
L'isola di Delos inoltre si trova anche vicino alla celebre e molto frequentata dagli amanti della movida isola di Mykonos. Da questa la separano poco più di tre miglia marine e sono collegate da una linea di battelli.
Cosa vedere a Delos
Ciò che è più interessante della piccola isola di Delos, è la ricchezza di monumenti e testimonianze artistiche, che fanno dell'isola una delle perle della Grecia. Si tratta soprattutto dei resti archeologici dell'antica isola di Ortigia, del santuario e del sacrario che la circondava. Le rovine iniziarono a venire alla luce con gli scavi della Scuola Archeologica Francese, iniziati nel 1842 e in corso ancora oggi. Si tratta di uno scavo che copre un'area molto vasta. Di particolare interesse la zona occidentale, dove si trovava il porto sacro della piccola isola. E' uno dei moli più antichi, e risale al VII sec.a.C. Composto di blocchi di granito locale, si estende per 100 metri. A occidente vi si trovano i Propilei e l'Agorà dei Compitalisti o Ermesiasti. Dove ci si riuniva a onorare i Lares Compitales, divinità dei crocicchi. Subito dopo, la Via Sacra con le basi degli ex voto. Poi la grande Stoà (portico) di Filippo, del 210 a.C.
Nella parte opposta il Portico Sud, del II sec., e l'Agorà dei Delii. In questa zona si trovava il tempio di Apollo, parte di un gruppo di tre, di cui uno noto come Tempio degli ateniesi. Nelle vicinanze, si trova la Casa dei Nassi (metà del VI secolo a.C.) e accanto il tempio di Artemide, costruito nel II secolo sui ruderi di un tempio precedente. Vi è poi il monumento del toro e l'altare di Zeus protettore dei marinai e a il tempio di Dionisio, dio del vino (inizi III sec.) ed il portico.
Vi si trova poi l'Ekklesiasterion, luogo di riunione della Bulè, consiglio cittadino e del Demos dei Deli, ed il Tesmoforion, del V secolo, collegato al culto di Demetra, dea delle messi. Da vedere anche l'Agorà di Teofrasto, il santuario dei dodici dei dell'Olimpo, il tempio di Latona el'Agorà detta degli italiani. Dal tempio di Latona, una strada portava alla famosa Via dei Leoni, ex voto degli abitanti dell' isola di Nasso del VII secolo a.C. Dei 9 leoni di marmo se ne conservano 5.
Un sesto si trova all'ingresso della Grande Porta dell'Arsenale di Venezia, depredato dall'Isola di Delos dall'Ammiraglio Morosini nel 1687. Un po' più in basso si trovava il lago sacro dove, nell'antichità, nuotavano i cigni sacri ad Apollo, coperto nel 1926 dopo un'epidemia.
A Nord-Ovest della Via dei Leoni si trovava la sede dei Poseidoniasti di Beirut, centro di commercianti che adoravano il dio del mare Poseidone, il Ginnasio e lo Stadio. Vi è poi il quartiere del Teatro, del II sec, con capienza di 5500 posti circa. Qui, molte sono le abitazioni di età ellenistica e romana ornate con mosaici. Casa dei Delfini, Casa delle Maschere, Casa del Tridente, Casa di Dionisio. Il museo ne costruisce i reperti. Troviamo inoltre nel Monte Cinto resti del santuario di Zeus e quello di Atena.